Ultra-Processati vs ingredienti naturali – tra Consumo e Consapevolezza

20 Marzo 2025

Gli alimenti ultra-processati (UPF) sono ormai parte integrante della nostra alimentazione quotidiana, ma qual è la percezione dei consumatori su questi prodotti? Un recente studio condotto dal Consumer Observatory di EIT Food ha messo in luce opinioni e preoccupazioni legate a questo segmento alimentare.

UPF: Definizione e Percezione dei Consumatori

Gli ultra processati sono prodotti industriali che subiscono numerose trasformazioni e contengono ingredienti difficilmente riconoscibili rispetto agli alimenti di origine. Sono generalmente formulati con additivi, emulsionanti, coloranti, aromi artificiali e sostanze chimiche per migliorarne il sapore, la consistenza e la conservazione.

Cosa ne pensano i consumatori? Secondo lo studio del Consumer Observatory di EIT Food, il 67% dei consumatori europei dichiara di preferire alimenti con ingredienti riconoscibili e familiari. Questo dato riflette una diffusa diffidenza nei confronti dei cibi ultra-processati, spesso caratterizzati da lunghe liste di ingredienti, tra cui additivi, conservanti ed emulsionanti. La difficoltà nel distinguere il livello di trasformazione degli alimenti porta molti consumatori a sottovalutare la presenza di UPF nella loro dieta quotidiana. Mentre il junk food è facilmente identificabile come ultra-processato, prodotti come yogurt zuccherati o pane con conservanti vengono spesso percepiti erroneamente come alimenti meno trasformati. Molti consumatori in Europa preferiscono alimenti di cui conoscono gli ingredienti e tendono a diffidare dei prodotti con liste lunghe e complesse di componenti. Questo aspetto influisce sulla percezione degli UPF, che spesso contengono additivi e sostanze poco familiari al pubblico. Tuttavia, molti consumatori faticano a distinguere tra livelli diversi di trasformazione.

Perché si Consumano gli UPF?

Tre fattori principali guidano la scelta di questi alimenti: convenienza, prezzo e gusto. Gli UPF sono spesso più economici rispetto ai cibi freschi, richiedono poca o nessuna preparazione e sono percepiti come più saporiti. Inoltre, sono visti come un piacere o una gratificazione occasionale, specialmente nel caso di snack dolci e salati.

Sebbene il consumo di UPF sia associato a rischi per la salute nel lungo termine, come obesità, diabete e malattie cardiovascolari, la consapevolezza del loro impatto non sempre porta i consumatori a ridurne l’assunzione. Molti affermano di bilanciarli con alimenti meno trasformati, mentre coloro che conducono uno stile di vita più salutare cercano attivamente di evitarli.

Verso una Maggiore Consapevolezza

L’R&D di Atlante lavora costantemente per sviluppare soluzioni innovative che rispondano alle esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla composizione dei prodotti che acquistano. Per questo, proponiamo alternative come i nostri Tofu Burger Vegamo e le novità a brand Vivera, che offrono ingredienti riconoscibili con alte percentuali di tofu e/o verdura, garantendo qualità e trasparenza senza rinunciare al gusto. I Tofu Burger nascono proprio dall’esigenza di proporre ai consumatori un prodotto pulito, ricco di proteine ma con ingredienti familiari come tofu, verdura e avena. Anche Vivera, leader della produzione di alternative alla carne e al pesce, ha scelto di prediligere ingredienti naturali per i suoi ultimi lanci. I Protein Bites hanno alte percentuali di verdure e i prodotti della nuova linea di tofu all’orientale, i Tofusion, sono un mix di tofu e verdure e spezie asiatiche. Consapevoli dei nuovi trend di consumo e delle esigenze dei consumatori, la nostra offerta plant-based 2025 è stata declinata con l’obiettivo di offrire liste ingredienti sempre più chiare e pulite.