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di Atlante
Rivoluzione alimentare in Europa tra salute, sostenibilità e sfide
27 Dicembre 2023
L’Europa è testimone di una svolta epocale nelle sue abitudini alimentari: un numero di consumatori sempre più alto dichiara di aver diminuito il consumo di carne e di preferire opzioni più sostenibili e salutari. Questa tendenza, sostenuta da un nuovo studio del Progetto Smart Protein, evidenzia una spinta significativa verso diete a base vegetale. Scopriamo di più in questo articolo.
Riduzione del consumo di carne, una tendenza in crescita
Secondo un recente studio nell’ambito del Progetto Smart Protein, finanziato dall’UE e realizzato in collaborazione con ProVeg, Innova Market Insights, l’Università di Copenhagen e l’Università di Gent, oltre la metà dei consumatori europei (51%) avrebbe ridotto il consumo di carne. Lo studio, che ha coinvolto più di 7.500 adulti in 10 nazioni del Vecchio continente, riflette una marcata inclinazione verso un’alimentazione più consapevole ed ecologica. Le motivazioni?
La salute si rivela come la motivazione primaria dietro questa riduzione del consumo di carne, con il 47% dei partecipanti che la indica come fattore chiave. Le preoccupazioni per il benessere degli animali (29%) e la salvaguardia dell’ambiente (26%) rappresentano altre importanti ragioni dietro questa scelta, e sono il segnale di una maggiore consapevolezza dei benefici di una dieta a base vegetale.
Il rapporto evidenzia anche un aumento nel consumo di prodotti vegetali, con il 28% degli intervistati che li consuma almeno una volta alla settimana. I latticini vegetali in particolare hanno ottenuto un grande successo: il 36% del campione analizzato dichiara di consumare latte vegetale, il 33% yogurt vegetale e il 31% formaggio vegetale – settimanalmente. Gusto, salute e accessibilità economica sono dunque i principali fattori dietro questa preferenza.
Le sfide principali del prossimo futuro
Nonostante l’interesse crescente, il rapporto del Progetto Smart Protein sottolinea alcune barriere significative, tra cui il costo elevato dei prodotti plant-based (indicativo per il 38% degli intervistati) e un gusto non sempre soddisfacente (secondo il 30%). Queste percezioni rappresentano sfide cruciali per il settore, e suggeriscono la necessità di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo per migliorare questi aspetti.
Il rapporto evidenzia inoltre l’importanza del ruolo dei governi e delle politiche alimentari nel sostenere questa transizione. Il 59% dei partecipanti è a favore di misure che incoraggino gli agricoltori a orientarsi verso la coltivazione di colture per il settore vegetale, dimostrando un forte sostegno pubblico per un cambiamento sistemico.
I risultati di questo studio indicano un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari europee. Tuttavia, per accelerare la transizione verso diete più sostenibili, è essenziale superare le sfide legate al miglioramento del gusto dei cibi e all’abbassamento dei loro prezzi di mercato. Investimenti in ricerca e sviluppo, e politiche pubbliche di supporto, saranno determinanti per realizzare una transizione alimentare che sia non solo sostenibile, ma anche salutare per i consumatori europei.