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di Atlante
Educare alla sana alimentazione per combattere lo spreco
10 Marzo 2023
La lotta allo spreco alimentare e l’adozione di un’alimentazione sana ed equilibrata sono due tematiche strettamente interconnesse. L’enorme impatto dell’eccesso di rifiuti sulla nostra economia, sull’ambiente e sulla salute pubblica richiede infatti una soluzione concreta e immediata. Allo stesso tempo, è essenziale considerare che un regime alimentare adeguato, oltre a essere un toccasana per la salute della singola persona, rappresenta un’efficace strategia per combattere lo spreco alimentare, creando un circolo virtuoso in cui la salvaguardia dell’ambiente e il benessere individuale vanno di pari passo.
Spreco alimentare e alimentazione sana, il rapporto del CREA
A questo proposito è interessante approfondire i risultati di uno studio condotto nel 2023 dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) in occasione della Giornata contro lo spreco alimentare, che si celebra il 5 febbraio di ogni anno.
L’indagine, che ha preso in considerazione un campione di 2869 adulti, ha rilevato che coloro che seguono le linee guida per una sana alimentazione – mangiare tanta frutta e verdura, evitare il consumo eccessivo di carne, integrare la propria dieta con legumi e fibre e bere molta acqua – sono decisamente più attenti a non sprecare il cibo.
Non solo: hanno maggiori abilità nel programmare la spesa e l’utilizzo degli ingredienti, valutano bene le quantità da cucinare, evitano acquisti di impulso e riciclano gli avanzi. Tutte queste azioni permettono di ridurre lo spreco alimentare e di prolungare la shelf-life di un prodotto mediante una cucina creativa. È emerso inoltre che coloro che seguono le raccomandazioni nutrizionali sembrano essere più attenti all’impatto ambientale e sociale delle proprie scelte alimentari.
Tuttavia, la ricerca ha anche rilevato che il 30% degli italiani tende a non seguire questi consigli; per il 21,5% del campione l’adesione è medio-bassa, per il 25,5% bassa e per il 24% elevata. Tra i sottogruppi di popolazione, una bassa aderenza è stata riscontrata tra gli uomini (34,4), i giovani (40%) e chi vive in famiglie numerose (42,3%), mentre un’alta aderenza tra le donne (29,6%), i più anziani (34,9%) e chi vive in famiglie con due componenti (29,3%).
Dalla ricerca si nota quindi la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza sui temi della sostenibilità alimentare, nutrizionale e ambientale, in modo da accrescere il tasso di adesione a stili di vita più sani. A tale scopo, è importante individuare i sottogruppi di popolazione con minore attenzione a questi temi, e organizzare campagne di sensibilizzazione tarate ad hoc su di loro.
Solo attraverso un impegno collettivo potremo contribuire a costruire una società più sana ed equilibrata, nella quale lo spreco alimentare diventi – finalmente – un problema del passato.