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di Atlante
Cibo sprecato e fame nel mondo, quale connessione? Cosa dice il rapporto Food Waste Index 2024
14 Maggio 2024
Mentre un terzo della popolazione non ha accesso a quantità sufficienti di cibo, ogni giorno, nel mondo, si sprecano un miliardo di pasti, che equivalgono a un quinto della produzione alimentare globale. Questo il dato che emerge dal Food Waste Index Report 2024 dell’UNEP, che fornisce un’analisi dettagliata dello spreco alimentare nei settori del dettaglio e del consumo. Il rapporto offre anche direttive per migliorare le strategie per ridurre questi numeri impressionanti, in linea con l’Agenda 2030 dell’UE e con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 12.3 di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030.
Andiamo quindi ad approfondire i dati riportati dal Food Waste Index, e soprattutto a capire come provare a non gettar via il cibo che non mangiamo.
Spreco alimentare e fame nel mondo, i dati del Food Waste Index 2024
Il recente Food Waste Index Report 2024 mette in luce un dato sconcertante: i 783 milioni di individui che soffrono la fame potrebbero essere ampiamente sfamati con il cibo che giornalmente viene sprecato. Nel solo 2022, infatti, 1,05 miliardi di tonnellate di cibo sono andate perdute, quantità che rappresenta il 19% del totale disponibile per i consumatori.
Questo spreco si verifica su più livelli, con il maggior contributo proveniente dalle nostre case, dove si registra il 60% dello spreco totale, equivalente a 631 milioni di tonnellate. A seguire, i settori della ristorazione e del commercio al dettaglio contribuiscono rispettivamente con 290 e 131 milioni di tonnellate. È interessante notare che, mediamente, ogni persona spreca 79 chilogrammi di cibo all’anno, il che si traduce in circa 1,3 pasti al giorno che potrebbero essere destinati a chi vive in condizioni di fame. Inoltre, il rapporto stima che circa il 13% del cibo si perda lungo la catena di approvvigionamento, dal momento della raccolta fino al punto vendita, arrivando a delineare un quadro in cui un terzo degli alimenti prodotti globalmente non raggiunge mai i piatti dei consumatori.
Cibo sprecato e cambiamenti climatici
Il Report mette in luce un’altra correlazione di notevole importanza nell’ambito dello spreco alimentare: i cambiamenti climatici. I dati riportati, infatti, sottolineano il divario con i paesi più caldi, in cui il consumo di alimenti freschi è più alto e dove però, allo stesso tempo, mancano soluzioni efficaci per conservare e mantenere i cibi.
Il caldo e, di conseguenza, la siccità, sono quindi fattori da non sottovalutare quando si parla di sprechi: le filiere di lavorazione, trasporto e, infine, vendita degli alimenti, portano spesso a una perdita di volumi significativi, che arrivano a generare fino al 10% delle emissioni globali di gas serra.
Inger Andersen, direttore esecutivo dell’Unep, sostiene che “lo spreco alimentare è una tragedia globale. Milioni di persone soffriranno la fame oggi perché il cibo viene sprecato in tutto il mondo” il che non ha solo un impatto sull’economia globale e sui cambiamenti climatici, ma anche sull’inquinamento e sulla perdita di biodiversità.
Rimedi allo spreco alimentare: l’iniziativa Rifiuti Zero
Il 30 marzo 2023 si è celebrata la prima Giornata Internazionale Rifiuti Zero, che ha acceso i riflettori su pratiche sostenibili, dimostrando come azioni coordinate possano contrastare efficacemente lo spreco alimentare. Questa iniziativa, sostenuta dall’UNEP e dall’UN-Habitat, enfatizza ogni anno l’importanza della prevenzione e riduzione dei rifiuti, proponendo un modello operativo che da una parte minimizza la generazione di rifiuti e dall’altra migliora il recupero delle risorse. Un approccio integrato che è essenziale per avanzare verso un futuro dove il cibo prodotto sia valorizzato al massimo, riducendo al contempo l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità a livello globale.
Atlante è da anni in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare: dal 2013 infatti è in atto una collaborazione continua con il Banco Alimentare. I dipendenti di Atlante partecipano annualmente alla famosa Colletta Alimentare e vengono periodicamente organizzate delle giornate di volontariato d’impresa.