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Atlante: “Lanciamo Fantastic Burger, il primo burger plant-based in un discount” su Fresh Point Magazine
13 Maggio 2021
Dario Lavagna, Business Unit Manager Plant Based di Atlante, è stato intervistato da Fresh Point Magazine sulle novità di Atlante per il mondo delle alternative alla carne.
“Ci stiamo focalizzando sui prodotti della terza generazione: ovvero freschi, non pre-fritti, che definiamo “crudi”. Abbiamo da poco lanciato il Fantastic Burger a marchio Vegamo che sarà a scaffale a giugno nei discount: sarà il primo prodotto innovativo di terza generazione che arriva in un discount.” annuncia Dario Lavagna , Business Unit Manager Plant Based di Atlante srl intervistato da Fresh Point Magazine “Abbiamo inoltre l’obiettivo di lanciare il macinato e le polpette, entro fine anno.”
Atlante: “Lanciamo Fantastic Burger, il primo burger plant-based in un discount” #vocidellortofrutta
Articolo di Daniele Colombo per Fresh Point Magazine
Arriverà a giugno a scaffale a marchio Vegamo, come racconta Dario Lavagna, business unit manager del comparto plantocentrico dell’azienda bolognese, specializzata in import-export di prodotti alimentari innovativi
“Con il Fantastic Burger, a marchio Vegamo, lanciamo il primo prodotto innovativo di terza generazione che va nel discount”. Dario Lavagna è business unit manager dei prodotti plant-based di Atlante: bevande vegetali, alternative alla carne, pasta vegana ripiena, yogurt vegetale a base soia. L’azienda bolognese è partner strategico delle principali catene della gdo italiana ed estera e, fin dai primi anni 2000, è attiva nel mercato delle alternative vegetali a carne e latticini con i marchi Benesse, SoyaNat e Vegamo.
Atlante è un’azienda di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, nata venti anni fa che opera nella grande distribuzione alimentare come partner strategico, cui si affidano le principali catene italiane per la selezione, importazione e distribuzione di prodotti alimentari da tutto il mondo. E che è attiva anche nell’export delle migliori specialità del made in Italy.
Uno dei primi business è stato il plant-based con la bevanda di soia, un’alternativa a chi era intollerante al latte e venduta a prezzi modici. Da pochi mesi è stata creata un’unità specifica per il plant-based che impiega una decina di persone: non è più un trend o una moda, oggi è una modifica sostanziale degli stili di vita.
Quali sono i prodotti plant-based che Atlante distribuisce?
Ci avvaliamo di aziende produttrici in Italia e all’estero. Il nostro grande partner è Vivera, con cui realizziamo la maggiore parte del fatturato del plant-based. Sulle meat alternative (burger, cotolette), lavoriamo su prodotti di tre generazioni. La prima comprende i prodotti di largo consumo, pre-fritti, che si sono affacciati inizialmente sul mercato, con proteine di soia, glutine di frumento. La seconda è composta da agglomerati con proteine di soia, con aggiunte di verdure.
Infine, ci stiamo focalizzando sui prodotti della terza generazione: ovvero freschi, non pre-fritti, che definiamo “crudi”. Abbiamo da poco lanciato il Fantastic Burger a marchio Vegamo che sarà a scaffale a giugno nei discount: sarà il primo prodotto innovativo di terza generazione che arriva in un discount.
Come si caratterizza?
Etichetta corta e clean, sapore simile alla carne. Un prodotto che è il risultato di anni di studio da parte della nostra divisione di Ricerca & Sviluppo. È stata creata per studiare i trend di mercato in ambito plant-based e ideare prodotti innovativi che vadano incontro alle richieste dei consumatori attenti a queste tipologie di alimenti.
Si parte sempre dalla proteina della soia, rintracciabile e non Ogm; tra gli ingredienti c’è, per esempio, l’estratto di barbabietola. Nessun conservante o colorante, aromi artificiali o addensanti. Il target non è il vegano o vegetariano, che rimangono una nicchia, ma i flexitariani. Vogliamo pertanto replicare gusto, texture e colore della carne. L’effetto quando si cucina è che la “carne” sfrigola e lascia un po’ di rossiccio.
Com’è il packaging?
La gdo è stata la prima a darvi attenzione, ma ci siamo accorti che anche il consumatore da discount è molto attento alla sostenibilità dell’imballaggio. Il Fantastic Burger sarà in una confezione di cartoncino riciclabile, con sopra una sleeve in plastica anch’essa riciclabile. Abbiamo eliminato l’80% di plastica.
Vi fermerete al burger o proporrete altre novità?
Non ci fermiamo mai: abbiamo l’obiettivo di lanciare il macinato e le polpette, credo entro fine anno.
È corretto che questi burger vegetali abbiano una collocazione propria o è vincente l’innovazione di affiancarli nel reparto carne ad altri prodotti tradizionali?
Alcune insegne li hanno posizionati nel banco della carne, ma dubito che sia una buona scelta: chi è vegetariano o vegano evita il bancone carne.
Entrerete anche nel mercato del “pesce” vegetale?
Abbiamo una referenza che simula i bastoncini di “pesce” a marchio Vegamo. Il mercato italiano però non è ancora pronto per questi prodotti che simulano il gusto del pesce.
La carne tradizionale scomparirà incalzata dai prodotti plant-based? In futuro ci sarà anche la carne da cellule staminali, su cui aziende americane e israeliane stanno lavorando.
Diminuirà il consumo di carne per motivi etici, ambientali e di salute. Si affacceranno altri mercati, come la carne di laboratorio, insetti. Ma non penso che il mercato della carne tradizionale scomparirà: il suo consumo è, per esempio, fondamentale per i bambini.
Articolo su Fresh Point Magazine