Dazi USA e corsa al Parmigiano: l’analisi di Natasha Linhart

Natasha Linhart, CEO di Atlante, intervistata dal Corriere di Bologna sull’impatto dei dazi USA sulle esportazioni italiane. Focus sulla corsa agli stock di Parmigiano Reggiano e le ripercussioni sul mercato agroalimentare globale

4 Febbraio 2025

La CEO di Atlante su Corriere di Bologna analizza l’incertezza sulle esportazioni italiane e le ripercussioni sul mercato globale

Le nuove tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa stanno mettendo a rischio le esportazioni agroalimentari italiane, con il timore di un incremento dei dazi sulle specialità DOP e sui prodotti simbolo del Made in Italy.

Gli Stati Uniti hanno recentemente superato la Germania come primo mercato di destinazione dell’export dell’EmiliaRomagna, con un valore di oltre 10,5 miliardi di euro annui, pari al 12,5% del totale. Questo scenario di instabilità sta alimentando non solo preoccupazioni per le aziende italiane, ma anche incertezze sui mercati finanziari e possibili effetti inflattivi sui prezzi dei prodotti alimentari.

Uno dei segnali più evidenti di questa incertezza è la corsa agli stock di Parmigiano Reggiano, che molti operatori stanno accumulando per garantirsi forniture prima di eventuali aumenti tariffari.

In questo scenario, Natasha Linhart ha rilasciato un’intervista a Corriere di Bologna, analizzando l’impatto delle misure statunitensi sulle esportazioni italiane e illustrando le possibili ripercussioni sul mercato globale.

«Oltreoceano è già corsa a far scorte di Parmigiano»

L’intervento di Natasha Linhart su Corriere di Bologna

Corriere di Bologna, 4 febbraio 2025

Natasha Linhart, CEO di Atlante, in un'intervista a Corriere di Bologna parla dell'impatto dei dazi USA sulle esportazioni italiane. Focus sulla corsa agli stock di Parmigiano Reggiano e sulle ripercussioni per il settore agroalimentare“Non è solo l’effetto inflattivo che ci allarma, ma anche il caos sulla disponibilità dei prodotti.”
Atlante, azienda di Casalecchio che opera nella grande distribuzione come partner delle principali catene internazionali per la vendita di specialità alimentari di tutto il mondo (ultimo bilancio da 252 milioni di euro), teme che l’imposizione dei dazi sulle esportazioni provenienti dall’Unione Europea si riversi soprattutto sui consumatori.

“Gli Stati Uniti sono un mercato importante — analizza l’amministratrice delegata, Natasha Linhart — nell’agroalimentare l’Italia vi esporta prodotti per un valore di 4 miliardi di euro e bevande, principalmente vino, per circa 2,5 miliardi. Si tratta di specialità DOP come il Parmigiano Reggiano, pasta, prodotti a base di pomodoro, aceto balsamico di Modena e altre tipicità.”

Dopo le tariffe del 25% imposte sulle merci provenienti da Canada e Messico, gli effetti di una guerra commerciale rischiano di essere immediati anche qui.

“Per il solo timore dei dazi — denuncia — non si trova già più il Parmigiano: gli operatori stanno già tentando di ammassare volumi oltre oceano”, creando di conseguenza grandi squilibri sul mercato.

“Siamo molto preoccupati per questa escalation di frizione scatenata dalla nuova amministrazione americana — rivela —. Non è solo l’effetto inflattivo che ci allarma, la riduzione dei consumi di prodotti italiani negli Usa, ma anche il caos sulla disponibilità dei prodotti. La stabilità dei flussi è un elemento chiave per la sostenibilità del settore.”

In più, “c’è il tema della de-dollarizzazione e delle criptovalute — riflette —. Sono minacce che Trump non può ignorare. Inizialmente, aveva minacciato dazi del 100% nei confronti della Cina ma poi è sceso dal 60 al 10. Nei confronti del Messico può forse alzare la voce, ma verso l’Europa deve essere più diplomatico. In ballo ci sono la collaborazione Usa-Ue e il ruolo della Nato.”

Atlante e il futuro del Made in Italy

L’intervento di Natasha Linhart mette in evidenza l’importanza di adottare strategie proattive per affrontare l’incertezza economica e commerciale. Atlante continuerà a collaborare con produttori e distributori, supportando soluzioni che assicurino continuità e crescita nel mercato globale. Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso ai mercati internazionali, creando opportunità concrete per tutti gli attori della filiera.