Carenza di container e congestione nei porti: cause e scenari

9 Dicembre 2020

La carenza di container per spedire merci in import ed export si configura come una criticità mondiale. La pandemia di COVID-19 non è un problema solamente sanitario ma determina effetti globali sulle dinamiche economiche e logistiche.

Tra i vari problemi scatenati dalla diffusione del Coronavirus ci sono quelli legati al comparto logistico, come la carenza di container a livello mondiale.

La carenza di container porta con sé conseguenze sia sui produttori che sui distributori, causando non solo problemi di disponibilità ma influenzando anche in negativo i costi legati al trasporto delle merci.

Atlante grazie al suo reparto logistico continua a monitorare attentamente la situazione a livello mondiale. Per questo motivo si è già assicurato containers sufficienti a garantire le consegne ai propri depositi e clienti.

Abbiamo analizzato le diverse cause che hanno portato alla situazione attuale ed valutiamo possibili scenari futuri del mondo logistico.

 

LE CAUSE DELLA CARENZA DI CONTAINER SONO LEGATE PRINCIPALMENTE ALLO SCENARIO PANDEMICO DOVUTO AL COVID-19

  • Tra Febbraio e Aprile molti paesi sono entrati in lockdown. Le forti limitazioni delle attività economiche hanno avuto un impatto importante sulla movimentazione dei carichi che ha subito una forte riduzione. Il personale della supply chain ha operato a ritmi ridotti e le compagnie di navigazione hanno diminuito il numero di navi in ​​mare.
  • A Luglio si è osservata una ripresa dell’attività economica mondiale. In particolar modo, in Cina il lockdown è terminato in anticipo rispetto ad altri paesi ed in Giugno le merci hanno iniziato a circolare in grandi volumi, provocando un massiccio traffico transpacifico di sola andata, principalmente verso il Nord America.
  • A causa del Natale, grandi quantità di merci dalla Cina sono state trasportate in Nord America: circa 900.000 container da 20 piedi sono stati spediti dalla Cina al Nord America ogni mese da settembre.
  • Il Nord America è stato colpito dal Covid-19 più tardi rispetto ad altri paesi ma molto gravemente, provocando ritardi nella restituzione dei container vuoti e generando carenze nel resto del mondo. In tempi normali la rotazione dei container all’interno degli Stati Uniti richiede 2-3 giorni, ora stiamo assistendo a ritardi fino a 2 settimane.
  • Inoltre, la Giornata nazionale della Repubblica Popolare Cinese a Ottobre e le festività del Capodanno Cinese a Febbraio provocano ulteriori ritardi e interruzioni. I costi di spedizione marittima dall’Asia al resto del mondo stanno subendo enormi aumenti. La disponibilità di container e slot sulle navi si sta rivelando molto impegnativa.
  • È probabile che questa situazione persista fino a Febbraio o Marzo 2021, ma a seconda dell’impatto del coronavirus la movimentazione del carico potrebbe rallentare ulteriormente. È la prima volta che si rileva l’impatto di una pandemia di questa scala sul trasporto dei container.
  • Le tariffe dei container dall’Asia all’Europa hanno registrato il picco degli ultimi 10 anni a causa dell’altissima domanda che supera di gran lunga la capacità di spedizione.
  • Il prezzo medio del mercato spot per spedire un container da 20 piedi dall’Asia all’Europa è passato da 1.000 dollari a 5.000 dollari.

 

L’EFFETTO COMBINATO DI BREXIT & DEL NATALE BLOCCA I PORTI UK

  • 150.000 container vuoti nel Regno Unito dovute all’approvvigionamento prima del 31 Dicembre.
  • Si prevede che la congestione senza precedenti attualmente in corso che sta colpendo la rete portuale del Regno Unito proseguirà nella prima parte del 2021.
  • Durante questo periodo di volumi di importazione notevolmente elevati, molti porti del Regno Unito stanno affrontando difficoltà che causano ritardi. Di conseguenza, i vettori hanno annunciato aumenti per il trasporto di tutti i tipi di merci spedite ai porti britannici di Felixstowe, London Gateway, Liverpool, Bristol, Tilbury, Southampton, Teesport, Hull, Immingham, Port of Tyne.